Si è appena conclusa la prima edizione del Rome Restaurant Week, organizzata dal Dining City Italy in collaborazione con American Express, i Marchesi di Frescobaldi, Acqua Filette e Radio Antenna1, e tesa a far conoscere 52 ristoranti della capitale a un pubblico di interessati del buon cibo, offrendo serate con cena di tre portate a 25 euro, (salvo qualche eccezione più illustre a un prezzo più alto) ambiente elegante e suggestivo incluso. Per me che sono nuova di Roma e come corollario del mio master di comunicazione e giornalismo enogastronomico al Gambero Rosso c`è anche la conoscenza dei buoni locali di Roma, l’occasione giusta per provare, conoscere e sperimentare, senza troppi rischi per il portafoglio. Purtroppo ho cercato inutilmente nella lista delle proposte la Pergola o il Pagliaccio, e anche il problema di un/a complice-accompagnatore/trice si è evidenziata come un po’ difficile. Non ho problemi ad andare al ristorante anche da sola quando sono on tour, ma per giudicare una buona serata al ristorante è gioco forza essere da due in su.
Purtroppo nella lista dei ristoranti disponibili, i più interessanti erano già prenotati tutti i giorni della settimana, però qualche spazietto interessante lo ho finalmente trovato. Così martedì, accompagnata da un compiacente compagno del master abbiamo visitato il Larys, e due giorni dopo il Gaetano Costa Restaurant. Impressioni: Il Larys è un bell’ambiente chiaro e elegante, servizio gentile, ma molto, molto lento: è vero che quando si va al ristorante non si mangia mordi e fuggi, ma dopo venti minuti di attesa si diventa un po’ impazienti. Non c’era scelta libera dalla carta, ma limitata a un menu “Restaurant Week” che rappresentava la normale offerta dell’ora di pranzo. Oddio, buono era buono, non c’è niente da obiettare.
Tutt’altra cosa il Gaetano Costa Restaurant, molto attenta l’accoglienza, mi hanno perfino prestato per tutto il tempo gli occhiali di un loro dipendente per leggere il menu e vedere bene quello che mangiavo, chissà cosa ha potuto fare lui nel frattempo!
A differenza del Larys, da Gaetano Costa abbiamo potuto liberamente scegliere dalla Carta e era divertente vedere preparare i nostri piatti grazie ad una cucina a vista e stabilire che lo chef sembrava abbastanza rilassato, (ha anche sorriso due volte, per la sua brigata o per noi, suo pubblico?) e l’attesa non l’abbiamo neanche notata, perché coccolati da vari salutini dalla cucina fra portata e portata. Poiché con il mio accompagnatore abbiamo scelto portate differenti, tra queste e gli amuse-bouche dalla cucina abbiamo avuto la possibilità di spaziare a ampio raggio sulle offerte della casa. A fine pasto, concluso alla grande con una verticale al cioccolato, (Gaetano Costa nasce come pasticcere), lo chef ha avuto tempo per scambiare un paio di chiacchere con noi, che sono diventate quattro quando abbiamo stabilito che siamo ambedue campani. Bilanci: è un ottimo modo per spaziare nel panorama della gastronomia romana, c`è il gioco del provare locali e il prezzo certamente alletta e invoglia.
È naturale che se ci si trova bene si ritorni e si consigli, anche se il prezzo a cena è usualmente più alto, ma per una serata che appaga si è disposti a spendere di più.
Il fatto che non tutti i ristoranti di rango abbiano aderito alla manifestazione può dipendere dal fatto che ristoranti sempre pieni anche a prezzi più elevati non hanno bisogno di clienti che si pongano il problema di quanto alto sia il conto. Anzi, a giudizio del mio accompagnatore del martedì, un pubblico che si pone dei limiti di budget non è il loro target e quindi meglio per loro perderli che trovarli. Io che sono più moderata penso che di questi tempi è una buona mossa per far nascere il desiderio di una serata che valga il prezzo richiesto e attiri i possibili clienti di domani.
In ogni caso la Pergola o la Rosetta non c’erano, con mio sommo dispiacere e di quello di centinaia di altri foodies romani. Una speranza è la promessa di ripetere la “Restaurant Week” il prossimo aprile e di estendere l’offerta anche a Milano.
Quali sono state le esperienze e le conclusioni di altri pellegrini di questo viaggio di esplorazione?
Sarei interessata a saperlo e ancor di più, chi ha voglia di provare nuovi e vecchi locali con me? Da due in su c`è piu gusto a scoprire il gusto!
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